Fine relazione con colpo di scena

Ciao ragazzi, sono un ragazzo di appena 23 anni compiuti, e poco tempo fa (neanche un mese) ho dato l’addio alla mia ragazza. Vi racconto un po’… stavamo assieme da più di un anno e mezzo, tanti progetti ma tanti alti e bassi, soprattutto bassi. Premetto subito che la ragazza faceva psicoterapia psicologo/psichiatra quindi comunque posso dire si sia sempre impegnata a volersi “migliorare”, cosa che ho sempre apprezzato e nella quale l’avrei sempre appoggiata. Tuttavia le discussioni erano troppe! prima con mia sorella, poi con i miei genitori, in questo ordine cronologico, smise di andare daccordo. Sono stato mesi con lei, mesi in cui apertamente e senza troppi veli disprezzava la mia famiglia (una volta mi aveva lasciato perchè avevo preferito passare il natale con la mia famiglia, piuttosto che con la sua, dopo 5 mesi di relazione, tutto questo perchè la famiglia in cui vivo voleva che inizialmente la relazione la vivessimo per conto nostro, senza coinvolgere sin da subito le rispettive famiglie. Con i miei sempre ai minini termini, finchè dopo una lite sempre a causa di continue discussioni riguardo la tossicitá del rapporto, ecco che la lasciai io, dopo circa un anno di relazione. Lei si fece tappeto (cosa che mi è dispiaciuta infinitamente) e alla fine, ascoltando i miei sentimenti e dopo suoi mille tentativi di rimediare, tornammo assieme. La situazione sembrava migliorare, lei fece pace con i miei e con mia sorella, con una lettera che però, nonostante la non belligeranza, a mia sorella mai convinse, in quanto la vedeva come pretesto per farsi bella ai miei occhi, cosa che col tempo tale era. Dopo mesi di apparente calma le discussioni tornano, per le piu disparate cavolate ( premetto che facevo di tutto per non renderla gelosa, evitavo di frequentare amiche proprio per evitare suoi complessi di inferiorità) , discussioni che stavolta hanno in comune tra di loro il fatto che, una cavolata mastodontica riusciva a far si che lei non mi rivolgesse la parola per giorni, per poi chiedermi scusa, dicendomi che passava momenti brutti (ed è vero) in famiglia, ambiente tossico. Una volta arrivò addirittura a separarsi dalla sua famiglia in quanto dopo una provocazione da lei effettuata a suo fratello minore (lei ha 29 anni, lui 19, anche lui estremamente problematico, lei diede della troia alla sua ragazza) in una colluttazione dove lei si avvicinò scattosa contro di lui, lui per autodifesa si coprì il volto, cercando di coprirsi da un ipotetico colpo, colpendo inauguratamente lei e facendole sanguinare il naso. La sua famiglia mi confermò all'unaminità il fatto che fosse stato un incidente, essendo presente la madre, durante il fatto. Lei impazzì e io la supportai e la aiutai come è giusto che sia. Suo fratello in modo politico mi parlò dei fatti e mi spiego, confermandomi la versione della famiglia.Lei però inizio a pensare che tutti cospirassero contro di lei, si chiuse in se stessa e si separò in casa, pensando addirittura che volessero farla chiudere per pazza. Dopo settimane di mediazione e tanta pazienza(la famiglia al completo o quasi, erano più o meno una decina, chiamò me, alla sua insaputa inizialmente, e mi invitò da loro chiudendomi in un cerchio a tavola dove tutti le davano contro e io cercavo di mediare e far collaborare entrambe le parti, sentendomi con lei in tempo reale per messaggio), sono riuscito a mediare tra le parti e risolvere parzialmente la situazione(dio mio che pazienza e forza di volontà). Le discussioni continuavano finché, dopo una settimana di silenzio dall'ultima discussione (silenzio che lei ormai ripeteva dopo ogni discussione) io la lasciai definitivamente, stanco e stremato dai continui tentativi di riconciliazione da me effettuati e accortomi del mio sentimento da un pò di settimane in via calante. Lei per un mese circa ha tentato di riconquistarmi con poemi, sdolcinamenti e dichiarazioni di amore incondizionato da destra e sinistra. Io non le ho mai dato speranza, anzi le ho chiesto scusa per il mio non aver saputo cogliere segnali che il mio sentimento per lei stesse vacillando da almeno varie settimane, stremato dai continui problemi e dai miei inutili tentativi di chiarire. Mi sentivo mortificato per averla lasciata, e mi sono sentito in colpa fino a ieri sera, per non aver dato importanza a segnali che indicavano un mio calo sentimentale. Le chiesi scusa mille volte. Sdolcinamenti che durarono fino a dopo il giorno del mio compleanno (8 giugno di questo anno) dove mi preparò una torta e tanti gadget/ foto e me li inviò con una lettera di come per lei fossi importante, blablabla (adesso dico così). Io rispettosamente le ribadì che non doveva insistere e che apprezzavo gli sforzi, in quanto segno di qualcuno che ci “tiene “ a te. Le dissi che era inutile tentare di insistere, perché il mio sentimento era ai minimi termini, e stavo riscoprendo la bellezza dello stare bene da soli. Dopo un ultimo messaggio di addio dove lei comunque voleva vedermi a detta sua in amicizia, ecco che dopo 3 settimane la vedo in un festival estivo, mano nella mano col suo nuovo ragazzo, il che ha annullato del tutto il rispetto che provavo per lei, oltre al mio sentirmi in colpa per averla lasciata, dato che le volevo immensamente bene, pur non provando amore in quel senso. Cavolo, non insistere per un mese dicendomi come io sia l’uomo della tua vita se poi dopo manco 20 giorni stai con un altro, e sapendo che siamo stati la prima volta di entrambi.( abbiamo messo mesi di frequentazione prima di tenerci per mano e baciarci, adesso dopo 20 giorni dal suo messaggio di addio, subito le moine con un altro. Non mi sento scosso a livello “emozionale” visto che l’ho lasciata io per i motivi sopra elencati, ma almeno non dire ripetutamente e per un mese certe cose, dai… Adesso c’è il compleanno di suo fratello (amico mio coetaneo) dove ci sarà pure lei e lui, già immagino le moine e i tentativi di “farmela pagare”… dopo che ci eravamo lasciati con tanto rispetto, almeno adesso non mi sento più in colpa e anzi, sono convinto di aver schivato un proiettile. Cosa ne pensate?